sabato 14 novembre 2009

Metodo di Gordon: Gordon Growth Model

Metodo sintetico misto finanziario / di mercato

Il metodo della crescita di Gordon stima il valor di di una banca sulla base della relazione esistente tra ROE di lungo periodo, il tasso nominale di crescita g, e il costo opportunità del capitale Ke.

Attualizzazione perpetua dei dividendi distribuibili al netto dei flussi di cassa trattenuti/reinvestiti per sostenere la crescita dell'impresa.
W = BV * [ (ROE - g)/(ke -g) ] + SA

Metodi empirici

Margini di Contribuzione
Metodo puramente qualitativo per stabilire un rapporto di cambio in una fusione

Identifica value driver della banca:

  • Raccolta
  • Cost/income
  • Dipendenti
  • Margine d'intermediazione
  • Numero di clienti
  • ....
Di ogni variabile si calcola la percentuale di contribuzione al valore totale o medio dopo la fusione. Si calcola il margine di contribuzione come maggiore contribuzione di una banca rispetto all'altra ai value driver totali della fusione. Questo margine di contribuzione consente di "inventare" soggettivamente una correzione al rapporto di concambio stimato con altri medodi

SOP: Sum Of Parts
Valutazioni differenziate per le diverse aree di business.

Metodi di mercato

Metodi semplici
  • Quotazioni
    • Prezzo medio a 1 mese
    • Prezzo medio a 3 mesi
    • Prezzo medio a 1 anno
    • Media delle medie
  • Multipli
    • P/E
    • P/B
  • Target price
    • Valutazione prospettica del prezzo
    • Media delle raccomandazioni di prezzo degli analisti
Analisi di regressione: Value Map
  • Indicatori
    • RoAE: Return on Average Equity
    • P/B: Price/Book rappresentativo del goodwill/badwill
  • Procedura
    • Campione di banche
    • Lasso temporale di riferimento per il calcolo del RoAE e del P/B
    • Scelta della procedura statistica
    • Determinazione del RoAE e del P/B
    • P/B = a + b * ROE

Metodi misti

"Diamoci questa regola: non dia mai nulla per scontato."
Limite dei metodi patrimoniali:
  • esprimono una valorizzazione di mercato delle risorse produttive di cui è dotata l'azienda, 
  • non discriminaono fra azienda e azienda in ragione della redditività e della capacità dell'azienda di impiegare gli input per generare reddito
Obiettivo:
  • I metodi misti mirano a valorizzare o valutare la capacità dell'azienda di generare reddito.
  • Misurare l'avviamento in modo più meritocratico e analitico rispetto al metodo patrimoniale complesso
Metodo patrimoniale complesso di I grado

  • Avviamento: Differenziale di performance che esiste fra l'impresa e i competitor
    • Sovrareddito: Differenziale positivo di redditività fra l'impresa e i competitor
    • Sottoreddito: Differenziale negativo
  • Metodo meno rigoroso dei metodi finanziari
  • PNRS = Patrimonio Netto Rettificato Strumentale (a valori di mercato)
  • SA = Surplus Assets
  • I = Intagibles: beni immateriali, value driver, fattori alla base della capacità dell'azienda di generare reddito ma che non sono 
    • Originano costi e investimenti di utilità pluriennale
    • Misurabili autonomamente
    • Quindi devono alienabili autonomamente e individualmente senza che venga meno la ragion d'essere dell'impresa 
  • Esempi
    • Marchi
    • Brevetti
    • Ricerche e tecnologie
    • Rete di promotori
  • Controesempi
    • Capacità imprenditoriale
    • Qualità del management
  • Metodo patrimoniale complesso di I grado
    • K' = PNRS + I + SA
  • Avviamento (Goodwill o badwill) = SUM[1..n]{(R(t) - K' * i)/(1+i')^t}
    • R = Reddito netto
      • Medio rettificato: costante negli anni del piano
      • Analitico: variabile negli anni del piano
    • Correzione reddituale: formalmente analogo all'EVA
  • i = tasso di rendimento medio normale di settore
    • es. ROE medio di un pool di aziende (banche) su un orizzonte di 5-10 anni
  • i' = tasso di attualizzazione
    • Se i = Ke, i' = rf (tasso risk free)
    • Se i = WACC, i' = Ke
  • I versione
    • i = rendimento medio di settore
    • i' = Ke
    • Duplicazione del rischio di business
      • i = rf + rischio di business + rischio dell'azienda (leva)
      • i' = rf + rischio di business + rischio finanziario medio di settore
  • II versione
    • confronto l'azienda con un clone di se stessa che remunera esattamente il patrimonio netto, senza generare valore ulteriore
    • semplice per aziende non quotate o con pochi comparables
    • i = Ke
    • i' = rf
Es. Fusione Intesa BCI
    • Reddito
      • Redditi storici (2 anni) e da piano (4 anni)
      • Senza sinergie di fusione
      • Media ponderata (maggior peso a redditi previsti da piano)
    • Normalizzazione del reddito
      • Storno amm.to avviamento e differenze da consolidamento
      • Ammortamento plusvalori immobiliari
      • ...

    lunedì 9 novembre 2009

    Metodi finanziari

    I metodi reddituali si usano poco nella valutazione di intermediari finanziari. Sono soppiantati dai metodi finanziari, segnatamente levered, in quanto la leva finanziaria ha un significato completamente diverso per le banche rispetto ad aziende corporate.

    Dividend Discount Model
    • Valore = PV(Dividendi massimi distribuibili)
      • Necessità di considerare la quota non distribuibile per vincoli regolamentari di patrimonializzazione.
      • Dividendi potenziali: liquidità residua dopo investimenti
    • Dividendi potenziali, tenuto conto del patrimonio di vigilanza
      • DIV(t) = dividendi massimi distribuibili compatibilmente con il patrimonio di vigilanza.
      • W = SUM[1
      • TV = DIV(asintotico)/(ke-g)
      • g = tasso di crescita (tipicamente il tasso di inflazione stimato)
    • Dividendi da piano
      • DIV(t) = dividendi da piano industriale, compatibilmente con gli obblighi regolamentari
      • Payout ratio: coerente con il passato, sostenibile in futuro, prudenziale, coerente con il coefficiente di solvibilità regolamentare
      • W = SUM[1
      • TV = Excess Capital/(1+Ke)^n
      • Excess Capital = massimo dividendo distribuibile all'ultimo anno di piano, compatibilmente con gli obblighi regolamentari

    Metodi patrimoniali

    Metodo Patrimoniale Semplice

    Obiettivo: Dare un valore di mercato al valore contabile del patrimonio netto, mediante una serie di rettifiche.
    • K = Patrimonio netto rettificato
    Limite concettuale: Il valore espresso da questo metodo non è orientato ad apprezzare la capacità dell'impresa di generare valore nel tempo.
    • Valore di liquidazione
    • Valore delle risorse fornite al management per l'esercizio dell'attività d'impresa
    • Manca la misurazione della "capacità di reddito" o "capacità di creazione di valore".
    Rettifiche: W(Mercato) - W(Bilancio)

    Es. Valutazione Banca Intesa per fusione con Comit
    • Patrimonio netto contabile
    • Rettifiche
      • Plusvalenze su titoli non immobilizzati
      • Storno del valore degli intangibles di bilancio
        • Avviamento
        • Differenza da consolidamento
      • Plusvalenze su immobili (da perizie indipendenti)
      • Plusvalenze diverse
      • Effetti fiscali
    • K = Patrimonio netto rettificato
      • Malgrado le numerose rettifiche il PNR normalmente si avvicina abbastanza al valore contabile del Patrimonio Netto.
      • Questo è dovuto al fatto che nei bilanci degli intermediari molte voci di bilancio sono naturalmente rilevate a valore di mercato. Le rettifiche riguardano quindi solo quelle poste che vengono iscritte a bilancio a valore storico.
    K = K' + SA
    • SA = Surplus Assets
    • K' = Patrimonio Netto Rettificato Strumentale
    I surplus assets possono essere liquidati perché non impiegati direttamente nel business.

    Lo storno di intangibles richiede la loro sostituzione con una valutazione indipendente, oggettiva e puntuale degli intangibles stessi. Tale valutazione misura la capacità del management di generare più valore in eccedenza rispetto ai propri peers.

    Tutte le rettifiche devono essere depurate dall'effetto fiscale determinato dall'emersione delle plusvalenze.

    Metodo Patrimoniale Complesso

    W = K + Avv.

    Valutazione dell'avviamento:

    • Elemento principale di generazione del valore: raccolta del pubblico risparmio
    • Anni 1970: Avviamento = c * R
      • R = raccolta
      • c = capacità di generare reddito dalla raccoltà
    • Ma esistono varie forme di raccolta:
      • Raccolta diretta
        • Depositi a vista (costo bassissimo)
        • Depositi a termine
      • Raccolta indiretta
        • Gestione patrimoniale
    • Anni 1990: Avviamento = c1 * R1 + c2 * R2
      • R1 = Raccolta diretta
        • Poco onerosa
        • Il ricavo dell'impiego è di competenza dell'intermediario
      • R2 = Raccolta indiretta
        • Il ricavo è di competenza dell'investitore
        • Il ricavo dell'intermediario sono le commissioni di gestione
      • c1 > c2
        • c1 è una funzione diretta dello spread
        • c2 è funzione diretta delle commissioni nette
    • Anni 2000:
      • Si riconosce che anche all'interno delle classi di raccolta diretta e indiretta esistono diverse tipologie di raccolta con capacità reddituali molto diverse
      • Raccolta diretta: varie tipologie di raccolta indiretta in ordine crescente di onerosità e decrescente di capacità di generazione di reddito
        • C/C
        • Buoni infruttiferi
        • Certificati di deposito (Breve, MLT)
        • Pronti contro termine
        • Obbligazioni
        • Strumenti ibridi (validi per Patrimonio di Vigilanza)
      • Raccolta indiretta: in ordine di redditività decrescente
        • Reti di promotori finanziari
        • Reti di promotori assicurativi
        • Masse gestite: Asset management
          • Wealth Management
          • Private Banking
          • Fondi comuni
        • Masse amministrate: servizio di intermediazione mobiliare
        • Custodia titoli
    Coefficienti della raccolta nella stima dell'avviamento (Fusione IntesaBci)
      • Diretta
        • C/C: 8%
        • Depositi a risparmio: 6%
        • Certificati di deposito: 4%
        • Pronti contro termine: 1,5%
      • Indiretta
        • Gestita: 1,5%
        • Amministrata: 3,5%

      I metodi di valutazione

      Prezzo vs. Valore

      • Prezzo: risultato di una relazione negoziale
      • Valore: "Fair value", valore oggettivo, ricostruibile con criteri analitici
      Processo di valutazione
      • Fino a circa 5 anni fa
        • Valore: 1 criterio principale
        • Attestazione: 1 o più criteri di controllo
      • Attualmente
        • Diversi metodi, tutti principali
        • Ogni metodo mette in luce aspetti diversi
          • Es. Metodo dei prezzi di borsa consente di apprezzare come il mercato legge il valore dell'impresa.
          • Es. Metodo patrimoniale complesso consente di apprezzare il valore della dotazione patrimoniale e separatamente la capacità del management di apportare valore.
          • Es. Metodo dei multipli di transazioni comparabili si apprezza cosa l'acquirente ha effettivamente pagato per una quota rappresentativa, eventualmente di controllo.
        • Ogni metodo genera una forbice (o forchetta) di valori
          • Es. Prezzo di borsa: min e max a 12 mesi
          • Si costruisce l'intersezione degli intervalli di valore indicati da ciascun metodo
      I metodi di valutazione:
      • Analitici: procedimenti puntuali basati su un algoritmo formale
        • Patrimoniali
          • Semplice
          • NAV (Net Asset Value)
          • Complesso
        • Reddituali
        • Misti
          • EVA
          • Gordon
        • Finanziari:
          • DDM: Dividend Discount Model
      • Di mercato
        • Quotazioni di borsa
        • Target price (consensus degli analisti)
        • Multipli di borsa
        • Analisi di regressione (Value Map)
      • Empirici
        • Margine di Contribuzione
        • SOP: Somma of Parts
      Perizie di stima: offrono due tipi di risultati, a seconda dell'obiettivo della perizia.
      • "Stand alone": in assenza di discontinuità
        • In particolare discontinuità di assetto proprietario.
      • Prezzo
        • Sinergie
        • Diversità di potere negoziale

      lunedì 26 ottobre 2009

      Strumenti di patrimonializzazione "Near Equity"

      Tier1:
      • Strumenti innovativi di capitale o Preference shares
        • Durata contrattuale: indeterminata
        • Durata minima: 10 anni
        • Rimborso richiede autorizzazione da parte della banca d'Italia
        • Grado di subordinazione: privilegiati rispetto agli azionisti
        • Capacità di assorbire le perdite: i sottoscrittori di preference shares vengono chiamati a ripianare le perdite pro quota
        • Sospensione interessi e rimborso
        • Non cumulabilità degli interessi
          • Se un anno viene sospesa la cedola l'obbligazionista ne perde il diritto
          • Ma "azioni correlate" sono meno rischiose: l'azionista correlato ha diritto alla cumulabilità del dividendo
        • Problema contabile
          • Sono strumenti caratterizzati da un profilo di rischio così elevato che è incompatibile con la definizione di obbligazione nell'attuale contesto normativo, né sono compatibili con la definizione di azioni
          • Le banche italiane effettuavano le emissioni di preference shares (obbligazioni) tramite un veicolo societario estero
      • MA Tremonti Bond:
        • Primo esempio di obbligazioni che possono essere incluse nel Tier 1
      Tier 2:
      • Strumenti ibridi
        • Privilegio rispetto agli azionisti e sottoscritori di preference shares
        • Durata contrattuale: minimo 10 anni
        • Durata minima: 10 anni
          • Corporate bonds: non esiste per legge una durata minima ai corporate bonds.
          • Ma Obbligazioni bancarie: la normativa prevede una durata minima di 60 mesi
        • Sospensione interessi e rimborso
        • Cumulabilità degli interessi: la cedola sospesa viene accumulata
      • Passività subordinate di II livello
        • Privilegio rispetto agli azionisti e sottoscritori di preference shares
        • Privilegio rispetto a sottoscrittori di strumenti ibridi solo se previsto contrattualmente
        • Non sospensione di interessi e capitale
        • Max 50% Tier 1
      Tier 3:
      • Passività subordinate di III livello
        • Coprono solo i rischi di mercato salvo clausola di lock in.
        • Durata contrattuale: min. 2 anni
        • Durata minima: 2 anni
        • Sospensione interessi e rimborso
        • Cumulabilità interessi sospesi
        • Max 250% del Patrimonio libero di base
      Vantaggi degli strumenti near equity
      • Non diritti di voto
      • Minori problemi di governance
      • Sono meno costosi dell'equity
      • Scudo fiscale del debito
      • Flessibilità: si possono rimborsare per trarre beneficio da mutate condizioni di mercato

      Il patrimonio di vigilanza

      • Strumenti ibridi di patrimonializzazione
      • Passività subordinate di I livello
        • Preference shares
        • Strumenti ibridi
      • Passività subordinate:
        • II livello
        • III livello
      Termini:
      • Free capital
      • Patrimonio libero di base
      • Total capital ratio o Coefficiente di solvibilità
        • Attivo ponderato per il rischio / Patrimonio di vigilanza totale
        • min 8% per i gruppi bancari in aggregato
        • min 6% in assoluto
      • Tier 1 capital ratio:
        • Tier 1 / Attivo ponderato per il rischio
        • min 4% fino al 2006, 6% dopo il 2006
      • Core Tier 1 capital ratio
        • Core Tier 1 / Attivo ponderato per il rischio
        • Non c'è un limite regolamentare
      Patrimonio di vigilanza:
      1. Patrimonio di base o Tier 1: Simile al patrimonio netto tangibile
      • Componenti:
        Capitale sociale versato
        + Riserve
        + Fondo per rischi bancari generali
        + Strumenti innovativi di capitale o Preference share (es. Tremonti bond)
        - Azioni proprie
        - Avviamento
        - Imm. Immateriali
        - Perdite esercizio precedente ed esercizio in corso
        - Quota di preference shares che eccede il 15% del totale
      • Core Tier 1
        Tier 1 - Preference shares
      2. Patrimonio supplementare primario o Tier 2
      • Componenti:
        Riserve di rivaluatazione
        + Strumenti ibridi di patrimonializzazione (incluse le Preference shares che eccedono il 15%)
        + Passività subordinate di II livello
        + Fondo rischi su crediti
        + Plusvalenze nette su partecipazioni
        - Minusvalenze nette su titoli
        - Minusvalenze nette su partecipazioni
        - Altri elementi negativi residuali
        • Perdite su crediti
        • ...
      • Plusvalenze/minusvalenze: poste presenze a conto economico
      • Regole di calcolo
        1. Negli strumenti ibridi si includono le preference shares oltre il 15% del Tier 1
        2. Passività subordinate di II livello: max 50% del Tier 1
        3. Plusvalenze - minusvalenze: Max 1,25% denominatore del Coefficiente di Solvibilità (Attivo Ponderato per il Rischio, APR)
        4. Tier 2 è al massimo pari al Tier 1, indipendentemente dalla sua composizione
      3. Patrimonio supplementare secondario o Tier 3
      • Introdotto nel 2006
      • Componenti:
        Passività subordinate di III livello (incluso la quota di Tier 2 che eccede il Tier 1)
      • Regole di calcolo
        1. Nelle passività subordinate di III livello si include la parte di componenti di Tier 2 che eccedono il limite regolamentare, cioè il Tier 1
        2. Il Totale non può eccedere il 250% del Patrimonio Libero di Base
      Patrimonio di vigilanza:
      • Componenti:
        Tier 1
        + Tier 2
        + Tier 3
        - Partecipazioni in banche e finanziarie superiori al 10%
        - Partecipazioni in banche e finanziarie inferiori al 10% per la parte che eccede T1 + T2 + T3
      Quozienti ed indici:
      • PV/APR: Total capital ratio
        • Fino al 1996: Coefficiente di solvibilità o Capital ratio
          • APR = APRC: Attivo ponderato per il rischio di credito
          • Ogni posta di attivo veniva ponderata per il rischio di credito secondo i coefficienti previsti da Basilea I
        • Dopo 1996: Total Capital Ratio (APR include anche altri tipi di rischio)
          • APR include il rischio di mercato
          • Metodi VAR (Value at risk)
          • Questa discontinuità regolamentare ha prodotto l'esigenza di una forte ripatrimonializzazione
        • Dopo Basilea II
          • APR include il rischio operativo
          • Ulteriore esigenza di ripatrimonializzazione
        • Rischi della ripatrimonializzazione:
          • Diluizione del controllo
          • Problemi di governance
          • Aumento del costo del capitale
        • In altri paesi (USA) le autorità di vigilanza permettevano alle banche di includere nel patrimonio di vigilanza titoli di debito, ancorché strutturati e stabili. Quindi anche in Italia si è deciso di ammettere l'uso di titoli di debito come strumenti di patrimonializzazione ai fini della vigilanza.
      • CaR := 8% APR
        • Capitale a Rischio
        • Capital at Risk
        • Safety Net, ultimo argine di salvataggio della banca
      • FC := PV - CaR
        • Free Capital
        • Capitale libero o Patrimonio libero
        • Capitale disponibile per la crescita
        • La politica di sviluppo del management deve essere coerente con la disponibilità di Free Capital
      • Tier 1 Capital Ratio := Tier 1/APR >= 6%
      • Core Tier 1 Capital Ratio := Core Tier 1/APR
        • Non c'è limite regolamentare
        • Moral suasion da parte della Banca d'Italia: CT1CR >= 6%
      • Patrimonio libero di base:= Tier 1 - 6% APR
        • Eccedenza di Tier 1 rispetto ai requisiti regolamentari
        • Non c'è traduzione in inglese (sempre Free Capital come PV - CaR)

      Il rendiconto finanziario

      Intesa Sanpaolo: Modello fonti/impieghi
      A. Attività operativa
      B. Attività d'investimento
      C. Attività di provvista

      Considerazioni generali:

      • Corrisponde al flusso di circolante delle imprese industriali
      • Calcolo dal basso verso l'alto: si parte del reddito netto e si operano aggiustamenti
      • Non utile ai fini di una valutazione
        • I flussi di cassa per la valutazione di una banca devono essere coerenti con l'attività della banca
        • PFI e PNF sono materie prime
        • D/E non ha più senso
      Rendiconto finanziario per fini valutativi:
      Effettuiamo un rendiconto finanziario finalizzato alla stima dei dividendi. I FCFE non sono interamente distribuibili come dividendi perché una parte è necessaria per finanziarie la crescita delle attività per la parte di patrimonio di vigilanza core tier 1, nella forma di patrimonio netto.

      Analisi per indici e ROE della banca

      Acronimi C.E. della banca:
      • Componenti di natura operativa/contabile, che si formano nell'operatività quotidiana
        • MIS: Margine d'interesse
          • IA: Interessi attivi
          • IP: Interessi passivi
        • MINTM: Margine d'intermediazione
        • RG: Risultato di gestione
      • Componenti di natura valutativa
        • RLI/RLG: Risultato lordo impost/Risultato lordo di gestione
        • RN: Risultato netto
      Acronimi: S.P. della banca:
      • Attivo:
        • AFI: Attivo fruttifero d'interessi (corrisponde al capitale circolante di un'impresa commerciale)
          • Reddito fisso
          • Reddito variabile
        • ANF: Attivo non fruttifero
      • Passivo:
        • PFI: Passivo fruttifero d'interessi
          • Reddito fisso
          • Reddito variabile
        • PNF: Passivo non frutifero
      Scomposizione del ROE della banca:
      ROE = RN/RLG * RLG/RG * RG/
      • RN/RLG: Gestione fiscale
      • RLG/RG: Impatto del "redattore del bilancio"
        • scelte discrezionali nella redazione del bilancio
        • poste valutative
      • RG/PN: Redditività dell'attività operativa della banca

      Scoposizione di RG/PN:
      RG/PN = RG/MINTM * MINTM/MIS * MIS/PN
      • RG/MINTM: Indicatore di efficienza operativa
        • RG = MINTM - Costi operativi
        • RG/MINTM tende a 1 quando i costi tendono a 0
      • MINTM/MIS: Impatto reddituale dell'attività non creditizia della banca
      • MIS/PN: Redditività della "gestione denaro"
        • Spread fra crediti e debiti
      Scomposizione di MIS/PN: Value driver dell'attività creditizia della banca
      MIS/PN = IA/AFI * CCN/PN + (IA/AFI - IP/PFI) * PFI/PN
      • IA/AFI: Rendimento dell'atttività creditizia
      • IP/PFI: Costo della raccolta
      • IA/AFI - IP/PFI: Spread
      • CCN/PN: Reddività
        • CCN = AFI - PFI
      Quota di attività fruttifere finanziate con patrimonio netto. E' patologica una situazione in cui il patrimonio finanzia attività fruttifere d'interesse. Il patrimonio dovrebbe servire a finanziare investimenti in attività immobilizzate.

      Vischiosità dei tassi attivi/passivi alle variazioni di mercato:
      Il tasso medio attivo e il tasso medio passivo variano in modo ritardato e non omogeneo rispetto alle variazioni dei tassi di mercato.

      Come si costruisce il ROE:
      • Spread: poco margine di negoziazione con il cliente
      • IA/AFI: idem
      • RG/MINTM: poca flessibilità nella gestione del personale
      • RN/RLG: non posso migliorare la gestione fiscale
      • RLG/RG: plusvalenze su cessioni di immobilizzazioni
        • Possibilità di utilizzare questa leva per aggiustare il ROE quando si esauriscono le leve operative
        • Necessità di una corretta valutazione dell'asset da vendere: sportello
      Confronto con imprese industriali: regola della leva finanziaria
      ROE = [ROI + (ROI - OF/D) * D/PN] * (1-t)

      mercoledì 21 ottobre 2009

      Stato Patrimoniale di una banca

      Bilancio consolidato Intesa Sanpaolo 2008:

      Attivo: 636 mld
      • Crediti: 450 mld
      • Attività finanziarie: 100mld
      • Attività materiali e immateriali: 32mld
      Passivo: 636 mld
      • Patrimonio netto: 47 mld
      • Riserve tecniche: 20 mld
      • Debiti: 450 mld
      • Passività finanziarie: 70 mld
      • Altre passività: residuali
      Forte componente di poste di tipo finanziarie
      • Forte esposizione a rischi di mercato: rischio di tasso
      • Volatilità delle poste dell'attivo e del passivo
        • Valutazione delle poste a valori di mercato
      Conto economico: schema riclassificato

      Interessi attivi
      - Interessi passivi
      = Margine di interesse (MIS) o Interessi netti: (redditività dell'attività creditizia classica)
      + Commissioni attive
      - Commissioni passive
      + Dividendi
      + Cedole
      + Risultato dell'attività di negoziazione (trading)
      + Risultato dell'attività di gestione (asset management)
      + Risultato dell'attività di copertura
      + Risultato dell'attività assicurativa
      + Risultato gestione titoli di proprietà (merchant banking)
      = Margine di intermediazione (MINTM)
      - Costo del personale (voce di costo preponderante nelle banche italiane)
      - Spese generali ed amministrative
      = Risultato di gestione (RG) (risultato operativo, poste contabili di natura operativa)
      (Equivalente all'EBIT in ambito industriale, ultima voce caratteristica del business, non inquinata da politiche di bilancio, scelte finanziario, scelte valutative. Da qui in avanti si hanno poste contabili di natura valutativa che non si formano quotidianamente ma solo una volta all'anno, nel momento della redazione del bilancio.)

      + Rettifiche di valore (plusvalenze/minusvalenze)
        • Attività finanziari
        • Attività materiali e immateriali (ammortamenti)
        • Crediti
        • Impairment delle poste a fair value
      = Risultato Lordo di Gestione (RLG)
      - Gestione fiscale
        • Imposte ordinarie
        • Imposte differite
      = Risultato netto

      Schema sintetico:
      Attivo:
      • AF: Attivo finanziario
        • AFI: Attivo fruttifero di interessi
          • Reddito fisso
          • Reddito variabile
        • AFNF: Attivo finanziario non fruttifero d'interessi
      • ANF: Attivo non fruttifeo
      Passivo:
      • PFI: Passivo fruttifero di interesse
        • corrente
        • medio lungo termine
      • PNF: Passivo non fruttifero
      • PN: Patrimonio netto

      Valutazione di una banca

      Motivi per effettuare una valutazione di una banca:
      • Perizia di congurità
        • rapporto di esperto indipendente
        • rapporto di concambio congruo
      • Fusione
      • Acquisizione
      • Iscrizione a bilancio (impairment test)
      • Privatizzazione
      • Quotazione
      • Gestione situazioni critiche
      • Gestione del patrimonio di vigilanza
        • Strumenti ibridi di finanziamento basano la remunerazione in parte su equity kicker
        • Qual è il rendimento di questi strumenti? Dipende dal valore dal valore dell'impresa.
        • NB: Patrimonio netto contabile diverso da Patrimonio di vigilanza
      •  Trading
      • Gestione di obbligazioni convertibili
      • CDS
      • "Governance"
      Scelta del metodo
      • Finalità della valutazione
      • Prospettiva/posizione assunta dal valutatore
      Cos'è una banca?
      • Raccolta di fondi presso il pubblico in forma di depositi e concessione del credito.
        • DL 1 settembre 1993, n. 385
        • Debito raccolto tramite strumenti rimborsabili a vista
        • Definizione obsoleta: le banche sono organizzazioni fortemente concentrate e diversificate.


      Es. Banca XYZ

      Raccoglie 100
      • C/C, CD, P/T: 60
      • Obbligazioni: 20
      • Equity: 20
      Impiega 100
      • 2: riserva
      • 20: immobili e attività reali
      • 28: titoli
      • 50: credito
      Sia l'attivo che il passivo costituiscono fonti di reddito e di produzione di valore:
      • C/C
        • Sicurezza e stoccaggio del denaro
        • Accesso al sistema dei pagamenti
        • Reputazione (carta di credito oro/platino, prestigio della banca)
        • track record per la concessione del credito
      Valutazione dell'avviamento della banca:
      • multiplo della raccolta
      • multiplo del capitale gestito
      Tipologia di filiali: quoziente impieghi/raccolta
        • <1: filiale di raccolta
        • >1: filiale di impiego
      Tipologia di banche:
      • Banche di credito:
        • Mediocredito, Centrobanca, ICS (Istuti di Credito Speciale)
        • Si finanziano a tassi di mercato: l'attività di raccolta non è generatrice di valore
      • Banche di raccolta:
        • Generano valore attraversa la raccolta di depositi a basso costo
      • Banche di servizio:
        • Servizi di investimento
      • Banche di gestione:
        • Rete di promotori finanziari
        • Servizi di private banking
        • Es. Mediolanum, Banca Generali, Fideuram
      • Banche di investimento (Merchant bank, non investment bank)
        • Attività di investimento in partecipazione
        • es. Mediobanca
      Caratteristiche di una banca
      • Azienda multi-asa, multi-prodotto
      • Elevata economia di scala e costi congiunti (non è possibile fare un conto economico per ogni singolo ASA)
      • Forte eterogeneità:
        • diverse fonti di generazione di redditività
        • diversi value driver
      Quindi: Complessità e discrezionalità del processo di valutazione!