lunedì 26 ottobre 2009

Strumenti di patrimonializzazione "Near Equity"

Tier1:
  • Strumenti innovativi di capitale o Preference shares
    • Durata contrattuale: indeterminata
    • Durata minima: 10 anni
    • Rimborso richiede autorizzazione da parte della banca d'Italia
    • Grado di subordinazione: privilegiati rispetto agli azionisti
    • Capacità di assorbire le perdite: i sottoscrittori di preference shares vengono chiamati a ripianare le perdite pro quota
    • Sospensione interessi e rimborso
    • Non cumulabilità degli interessi
      • Se un anno viene sospesa la cedola l'obbligazionista ne perde il diritto
      • Ma "azioni correlate" sono meno rischiose: l'azionista correlato ha diritto alla cumulabilità del dividendo
    • Problema contabile
      • Sono strumenti caratterizzati da un profilo di rischio così elevato che è incompatibile con la definizione di obbligazione nell'attuale contesto normativo, né sono compatibili con la definizione di azioni
      • Le banche italiane effettuavano le emissioni di preference shares (obbligazioni) tramite un veicolo societario estero
  • MA Tremonti Bond:
    • Primo esempio di obbligazioni che possono essere incluse nel Tier 1
Tier 2:
  • Strumenti ibridi
    • Privilegio rispetto agli azionisti e sottoscritori di preference shares
    • Durata contrattuale: minimo 10 anni
    • Durata minima: 10 anni
      • Corporate bonds: non esiste per legge una durata minima ai corporate bonds.
      • Ma Obbligazioni bancarie: la normativa prevede una durata minima di 60 mesi
    • Sospensione interessi e rimborso
    • Cumulabilità degli interessi: la cedola sospesa viene accumulata
  • Passività subordinate di II livello
    • Privilegio rispetto agli azionisti e sottoscritori di preference shares
    • Privilegio rispetto a sottoscrittori di strumenti ibridi solo se previsto contrattualmente
    • Non sospensione di interessi e capitale
    • Max 50% Tier 1
Tier 3:
  • Passività subordinate di III livello
    • Coprono solo i rischi di mercato salvo clausola di lock in.
    • Durata contrattuale: min. 2 anni
    • Durata minima: 2 anni
    • Sospensione interessi e rimborso
    • Cumulabilità interessi sospesi
    • Max 250% del Patrimonio libero di base
Vantaggi degli strumenti near equity
  • Non diritti di voto
  • Minori problemi di governance
  • Sono meno costosi dell'equity
  • Scudo fiscale del debito
  • Flessibilità: si possono rimborsare per trarre beneficio da mutate condizioni di mercato

Il patrimonio di vigilanza

  • Strumenti ibridi di patrimonializzazione
  • Passività subordinate di I livello
    • Preference shares
    • Strumenti ibridi
  • Passività subordinate:
    • II livello
    • III livello
Termini:
  • Free capital
  • Patrimonio libero di base
  • Total capital ratio o Coefficiente di solvibilità
    • Attivo ponderato per il rischio / Patrimonio di vigilanza totale
    • min 8% per i gruppi bancari in aggregato
    • min 6% in assoluto
  • Tier 1 capital ratio:
    • Tier 1 / Attivo ponderato per il rischio
    • min 4% fino al 2006, 6% dopo il 2006
  • Core Tier 1 capital ratio
    • Core Tier 1 / Attivo ponderato per il rischio
    • Non c'è un limite regolamentare
Patrimonio di vigilanza:
1. Patrimonio di base o Tier 1: Simile al patrimonio netto tangibile
  • Componenti:
    Capitale sociale versato
    + Riserve
    + Fondo per rischi bancari generali
    + Strumenti innovativi di capitale o Preference share (es. Tremonti bond)
    - Azioni proprie
    - Avviamento
    - Imm. Immateriali
    - Perdite esercizio precedente ed esercizio in corso
    - Quota di preference shares che eccede il 15% del totale
  • Core Tier 1
    Tier 1 - Preference shares
2. Patrimonio supplementare primario o Tier 2
  • Componenti:
    Riserve di rivaluatazione
    + Strumenti ibridi di patrimonializzazione (incluse le Preference shares che eccedono il 15%)
    + Passività subordinate di II livello
    + Fondo rischi su crediti
    + Plusvalenze nette su partecipazioni
    - Minusvalenze nette su titoli
    - Minusvalenze nette su partecipazioni
    - Altri elementi negativi residuali
    • Perdite su crediti
    • ...
  • Plusvalenze/minusvalenze: poste presenze a conto economico
  • Regole di calcolo
    1. Negli strumenti ibridi si includono le preference shares oltre il 15% del Tier 1
    2. Passività subordinate di II livello: max 50% del Tier 1
    3. Plusvalenze - minusvalenze: Max 1,25% denominatore del Coefficiente di Solvibilità (Attivo Ponderato per il Rischio, APR)
    4. Tier 2 è al massimo pari al Tier 1, indipendentemente dalla sua composizione
3. Patrimonio supplementare secondario o Tier 3
  • Introdotto nel 2006
  • Componenti:
    Passività subordinate di III livello (incluso la quota di Tier 2 che eccede il Tier 1)
  • Regole di calcolo
    1. Nelle passività subordinate di III livello si include la parte di componenti di Tier 2 che eccedono il limite regolamentare, cioè il Tier 1
    2. Il Totale non può eccedere il 250% del Patrimonio Libero di Base
Patrimonio di vigilanza:
  • Componenti:
    Tier 1
    + Tier 2
    + Tier 3
    - Partecipazioni in banche e finanziarie superiori al 10%
    - Partecipazioni in banche e finanziarie inferiori al 10% per la parte che eccede T1 + T2 + T3
Quozienti ed indici:
  • PV/APR: Total capital ratio
    • Fino al 1996: Coefficiente di solvibilità o Capital ratio
      • APR = APRC: Attivo ponderato per il rischio di credito
      • Ogni posta di attivo veniva ponderata per il rischio di credito secondo i coefficienti previsti da Basilea I
    • Dopo 1996: Total Capital Ratio (APR include anche altri tipi di rischio)
      • APR include il rischio di mercato
      • Metodi VAR (Value at risk)
      • Questa discontinuità regolamentare ha prodotto l'esigenza di una forte ripatrimonializzazione
    • Dopo Basilea II
      • APR include il rischio operativo
      • Ulteriore esigenza di ripatrimonializzazione
    • Rischi della ripatrimonializzazione:
      • Diluizione del controllo
      • Problemi di governance
      • Aumento del costo del capitale
    • In altri paesi (USA) le autorità di vigilanza permettevano alle banche di includere nel patrimonio di vigilanza titoli di debito, ancorché strutturati e stabili. Quindi anche in Italia si è deciso di ammettere l'uso di titoli di debito come strumenti di patrimonializzazione ai fini della vigilanza.
  • CaR := 8% APR
    • Capitale a Rischio
    • Capital at Risk
    • Safety Net, ultimo argine di salvataggio della banca
  • FC := PV - CaR
    • Free Capital
    • Capitale libero o Patrimonio libero
    • Capitale disponibile per la crescita
    • La politica di sviluppo del management deve essere coerente con la disponibilità di Free Capital
  • Tier 1 Capital Ratio := Tier 1/APR >= 6%
  • Core Tier 1 Capital Ratio := Core Tier 1/APR
    • Non c'è limite regolamentare
    • Moral suasion da parte della Banca d'Italia: CT1CR >= 6%
  • Patrimonio libero di base:= Tier 1 - 6% APR
    • Eccedenza di Tier 1 rispetto ai requisiti regolamentari
    • Non c'è traduzione in inglese (sempre Free Capital come PV - CaR)

Il rendiconto finanziario

Intesa Sanpaolo: Modello fonti/impieghi
A. Attività operativa
B. Attività d'investimento
C. Attività di provvista

Considerazioni generali:

  • Corrisponde al flusso di circolante delle imprese industriali
  • Calcolo dal basso verso l'alto: si parte del reddito netto e si operano aggiustamenti
  • Non utile ai fini di una valutazione
    • I flussi di cassa per la valutazione di una banca devono essere coerenti con l'attività della banca
    • PFI e PNF sono materie prime
    • D/E non ha più senso
Rendiconto finanziario per fini valutativi:
Effettuiamo un rendiconto finanziario finalizzato alla stima dei dividendi. I FCFE non sono interamente distribuibili come dividendi perché una parte è necessaria per finanziarie la crescita delle attività per la parte di patrimonio di vigilanza core tier 1, nella forma di patrimonio netto.

Analisi per indici e ROE della banca

Acronimi C.E. della banca:
  • Componenti di natura operativa/contabile, che si formano nell'operatività quotidiana
    • MIS: Margine d'interesse
      • IA: Interessi attivi
      • IP: Interessi passivi
    • MINTM: Margine d'intermediazione
    • RG: Risultato di gestione
  • Componenti di natura valutativa
    • RLI/RLG: Risultato lordo impost/Risultato lordo di gestione
    • RN: Risultato netto
Acronimi: S.P. della banca:
  • Attivo:
    • AFI: Attivo fruttifero d'interessi (corrisponde al capitale circolante di un'impresa commerciale)
      • Reddito fisso
      • Reddito variabile
    • ANF: Attivo non fruttifero
  • Passivo:
    • PFI: Passivo fruttifero d'interessi
      • Reddito fisso
      • Reddito variabile
    • PNF: Passivo non frutifero
Scomposizione del ROE della banca:
ROE = RN/RLG * RLG/RG * RG/
  • RN/RLG: Gestione fiscale
  • RLG/RG: Impatto del "redattore del bilancio"
    • scelte discrezionali nella redazione del bilancio
    • poste valutative
  • RG/PN: Redditività dell'attività operativa della banca

Scoposizione di RG/PN:
RG/PN = RG/MINTM * MINTM/MIS * MIS/PN
  • RG/MINTM: Indicatore di efficienza operativa
    • RG = MINTM - Costi operativi
    • RG/MINTM tende a 1 quando i costi tendono a 0
  • MINTM/MIS: Impatto reddituale dell'attività non creditizia della banca
  • MIS/PN: Redditività della "gestione denaro"
    • Spread fra crediti e debiti
Scomposizione di MIS/PN: Value driver dell'attività creditizia della banca
MIS/PN = IA/AFI * CCN/PN + (IA/AFI - IP/PFI) * PFI/PN
  • IA/AFI: Rendimento dell'atttività creditizia
  • IP/PFI: Costo della raccolta
  • IA/AFI - IP/PFI: Spread
  • CCN/PN: Reddività
    • CCN = AFI - PFI
Quota di attività fruttifere finanziate con patrimonio netto. E' patologica una situazione in cui il patrimonio finanzia attività fruttifere d'interesse. Il patrimonio dovrebbe servire a finanziare investimenti in attività immobilizzate.

Vischiosità dei tassi attivi/passivi alle variazioni di mercato:
Il tasso medio attivo e il tasso medio passivo variano in modo ritardato e non omogeneo rispetto alle variazioni dei tassi di mercato.

Come si costruisce il ROE:
  • Spread: poco margine di negoziazione con il cliente
  • IA/AFI: idem
  • RG/MINTM: poca flessibilità nella gestione del personale
  • RN/RLG: non posso migliorare la gestione fiscale
  • RLG/RG: plusvalenze su cessioni di immobilizzazioni
    • Possibilità di utilizzare questa leva per aggiustare il ROE quando si esauriscono le leve operative
    • Necessità di una corretta valutazione dell'asset da vendere: sportello
Confronto con imprese industriali: regola della leva finanziaria
ROE = [ROI + (ROI - OF/D) * D/PN] * (1-t)

mercoledì 21 ottobre 2009

Stato Patrimoniale di una banca

Bilancio consolidato Intesa Sanpaolo 2008:

Attivo: 636 mld
  • Crediti: 450 mld
  • Attività finanziarie: 100mld
  • Attività materiali e immateriali: 32mld
Passivo: 636 mld
  • Patrimonio netto: 47 mld
  • Riserve tecniche: 20 mld
  • Debiti: 450 mld
  • Passività finanziarie: 70 mld
  • Altre passività: residuali
Forte componente di poste di tipo finanziarie
  • Forte esposizione a rischi di mercato: rischio di tasso
  • Volatilità delle poste dell'attivo e del passivo
    • Valutazione delle poste a valori di mercato
Conto economico: schema riclassificato

Interessi attivi
- Interessi passivi
= Margine di interesse (MIS) o Interessi netti: (redditività dell'attività creditizia classica)
+ Commissioni attive
- Commissioni passive
+ Dividendi
+ Cedole
+ Risultato dell'attività di negoziazione (trading)
+ Risultato dell'attività di gestione (asset management)
+ Risultato dell'attività di copertura
+ Risultato dell'attività assicurativa
+ Risultato gestione titoli di proprietà (merchant banking)
= Margine di intermediazione (MINTM)
- Costo del personale (voce di costo preponderante nelle banche italiane)
- Spese generali ed amministrative
= Risultato di gestione (RG) (risultato operativo, poste contabili di natura operativa)
(Equivalente all'EBIT in ambito industriale, ultima voce caratteristica del business, non inquinata da politiche di bilancio, scelte finanziario, scelte valutative. Da qui in avanti si hanno poste contabili di natura valutativa che non si formano quotidianamente ma solo una volta all'anno, nel momento della redazione del bilancio.)

+ Rettifiche di valore (plusvalenze/minusvalenze)
    • Attività finanziari
    • Attività materiali e immateriali (ammortamenti)
    • Crediti
    • Impairment delle poste a fair value
= Risultato Lordo di Gestione (RLG)
- Gestione fiscale
    • Imposte ordinarie
    • Imposte differite
= Risultato netto

Schema sintetico:
Attivo:
  • AF: Attivo finanziario
    • AFI: Attivo fruttifero di interessi
      • Reddito fisso
      • Reddito variabile
    • AFNF: Attivo finanziario non fruttifero d'interessi
  • ANF: Attivo non fruttifeo
Passivo:
  • PFI: Passivo fruttifero di interesse
    • corrente
    • medio lungo termine
  • PNF: Passivo non fruttifero
  • PN: Patrimonio netto

Valutazione di una banca

Motivi per effettuare una valutazione di una banca:
  • Perizia di congurità
    • rapporto di esperto indipendente
    • rapporto di concambio congruo
  • Fusione
  • Acquisizione
  • Iscrizione a bilancio (impairment test)
  • Privatizzazione
  • Quotazione
  • Gestione situazioni critiche
  • Gestione del patrimonio di vigilanza
    • Strumenti ibridi di finanziamento basano la remunerazione in parte su equity kicker
    • Qual è il rendimento di questi strumenti? Dipende dal valore dal valore dell'impresa.
    • NB: Patrimonio netto contabile diverso da Patrimonio di vigilanza
  •  Trading
  • Gestione di obbligazioni convertibili
  • CDS
  • "Governance"
Scelta del metodo
  • Finalità della valutazione
  • Prospettiva/posizione assunta dal valutatore
Cos'è una banca?
  • Raccolta di fondi presso il pubblico in forma di depositi e concessione del credito.
    • DL 1 settembre 1993, n. 385
    • Debito raccolto tramite strumenti rimborsabili a vista
    • Definizione obsoleta: le banche sono organizzazioni fortemente concentrate e diversificate.


Es. Banca XYZ

Raccoglie 100
  • C/C, CD, P/T: 60
  • Obbligazioni: 20
  • Equity: 20
Impiega 100
  • 2: riserva
  • 20: immobili e attività reali
  • 28: titoli
  • 50: credito
Sia l'attivo che il passivo costituiscono fonti di reddito e di produzione di valore:
  • C/C
    • Sicurezza e stoccaggio del denaro
    • Accesso al sistema dei pagamenti
    • Reputazione (carta di credito oro/platino, prestigio della banca)
    • track record per la concessione del credito
Valutazione dell'avviamento della banca:
  • multiplo della raccolta
  • multiplo del capitale gestito
Tipologia di filiali: quoziente impieghi/raccolta
    • <1: filiale di raccolta
    • >1: filiale di impiego
Tipologia di banche:
  • Banche di credito:
    • Mediocredito, Centrobanca, ICS (Istuti di Credito Speciale)
    • Si finanziano a tassi di mercato: l'attività di raccolta non è generatrice di valore
  • Banche di raccolta:
    • Generano valore attraversa la raccolta di depositi a basso costo
  • Banche di servizio:
    • Servizi di investimento
  • Banche di gestione:
    • Rete di promotori finanziari
    • Servizi di private banking
    • Es. Mediolanum, Banca Generali, Fideuram
  • Banche di investimento (Merchant bank, non investment bank)
    • Attività di investimento in partecipazione
    • es. Mediobanca
Caratteristiche di una banca
  • Azienda multi-asa, multi-prodotto
  • Elevata economia di scala e costi congiunti (non è possibile fare un conto economico per ogni singolo ASA)
  • Forte eterogeneità:
    • diverse fonti di generazione di redditività
    • diversi value driver
Quindi: Complessità e discrezionalità del processo di valutazione!